Guida alla Socializzazione dei Cuccioli
Introduzione alla Socializzazione Domestica
Disclaimer: anche questa guida, come le altre in questa sezione didattica, deve essere considerata come promemoria e non come istruzione esaustiva. Le operazioni vanno fatte sempre con la supervisione di un istruttore che può approfondire i singoli punti e rispondere alle domande più comuni.
La socializzazione deve iniziare dalla prima settimana in cui il cucciolo è con noi, dopo un paio di giorni di quasi assoluta tranquillità durante i quali si farà conoscere al cucciolo la nuova casa, una stanza alla volta, monitorando il suo eventuale stato di disagio. Si lasci il cucciolo esplorare in sicurezza gli spazi e poi si proceda con le attività indicate.
I cuccioli vengono consegnati alle famiglie a 8-9 settimane (dopo i 60 giorni) quindi, in media, abbiamo circa 2-3 settimane per coprire la socializzazione!
Se abbiamo superato le 12 (max 16) settimane il tempo è scaduto e non si parla più di socializzazione.
Questo piano può sembrare complicato e articolato, ma va assolutamente seguito. Questa check list serve proprio a non dimenticarsi di nulla. Ogni punto rappresenta un elemento della vita quotidiana del cane per gli anni che passerà con voi. Considerate queste azioni un importante investimento sulla vostra vita futura insieme. Poche sessioni fatte in maniera corretta su questi punti aiuteranno il vostro cane a vivere serenamente con voi e con quello che vi circonda.
Categoria | Attività | Frequenza | Note |
---|---|---|---|
Suoni domestici | Radio, TV, aspirapolvere, phon, campanello | Quotidiana | Volume graduale e associare a premi |
Suoni esterni riprodotti | Temporali, fuochi d’artificio, spari | Quotidiana | Si utilizzino registrazioni anche presenti su youtube di questi suoni a volume graduale e associare a premi. E’ meglio utilizzare casse audio bluetooth con un buon range di frequenze |
Superfici | Pavimenti diversi, tappeti, scale basse | Quotidiana | Sotto supervisione costante |
Manipolazioni | Toccare zampe, orecchie, bocca, spazzolatura | 2-3 volte al giorno | Brevi sessioni, molti premi |
Oggetti | Giocattoli vari, oggetti sicuri di casa | Quotidiana | Oggetti di varie forme e colori |
Persone | Membri famiglia, ospiti selezionati | Quotidiana | Interazioni positive e calme |
Collare o pettorina | Abituare il cane a indossare il collare o la pettorina | 2-3 volte al giorno | Utilizzare i premi e non forzare il cane |
Socializzazione Esterna
La socializzazione esterna andrebbe fatta già dalla prima settimana in cui il cucciolo è con noi in modo molto graduale, iniziando a uscire da subito dal perimetro casalingo.
Considerazioni sul Ciclo Vaccinale
Per fare questo dobbiamo tenere presente la questione relativa al ciclo vaccinale: i cuccioli affidati alle famiglie devono completare il ciclo, ma questo non significa che siano totalmente scoperti. È chiaro che se voglio portare il cucciolo che non ha completato il ciclo vaccinale all’esterno dovrò evitare:
- Nella maniera più assoluta le aree cani (e non solo per una questione legata ai vaccini)
- Zone molto sporche o degradate: il marciapiede di una città non è da considerarsi sporco o degradato, si deve passeggiare controllando bene il terreno davanti e a fianco del nostro percorso per non incorrere in escrementi (anche di uccelli) o sporcizia, evitando che il cane possa toccarla o ingerirla
- Contatti con cani estranei di qualsiasi tipo
Molti veterinari sconsigliano di portare fuori il cane prima dell’ultimo vaccino, ma si tenga presente che la fase di socializzazione termina a 12 settimane di vita (in alcuni casi si estende al massimo fino alle 16 settimane) ed evitarla, per preservare il cucciolo dai contatti con eventuali patogeni (molto improbabile), genera molti più problemi rispetto al rischio che si corre, che è comunque minimo se si sta attenti ai punti elencati.
Non è difficile proteggere il cane, all’esterno, dal contatto con patogeni, specialmente in ambienti che già conosciamo. I problemi generati da una mancata socializzazione sono di tipo comportamentale e sono molto difficili da recuperare. Queste settimane a disposizione sono un grosso investimento sul futuro del nostro cucciolo.
Tabella della Socializzazione Esterna
Categoria | Attività | Frequenza | Note |
---|---|---|---|
Passeggiate | Brevi uscite al guinzaglio | Circa ogni 2 ore | massimo 5-10 minuti |
Luoghi pubblici | Piccoli negozi o bar non affollati | 2-3 volte alla settimana | Evitare luoghi affollati |
Bambini | Anche solo a vista | 1-2 volte alla settimana | L’interazione diretta va fatta solo se supervisionata, è sufficiente che il cane veda i bambini in un contesto POSITIVO |
Stimoli urbani | Biciclette, passeggini, monopattini, persone con l’ombrello | Quotidiana | Gestire molto bene le distanze, non avvicinarsi da subito |
Persone | Visione di persone di vario tipo (abiti particolari, cappelli, persone con la barba, di colore, anziani, giovani, di età media) | Quotidiana | La socializzazione è molto “specifica”, il cane va quindi sottoposto a una varietà ampia di stimoli |
Ambienti vari | Stazioni, mercati, centri commerciali | 2-3 volte alla settimana | Orari meno affollati e scelti con cura |
Stimoli intensi | Cantieri, motori, autobus che passano vicini | 1-2 volte alla settimana | Approcci molto graduali |
Trasporto | In auto (da fermo e poi fatto scendere e rientrare anche più volte) | 2-3 volte a settimana | E’ meglio sin da subito utilizzare il trasportino |
Auto in movimento | Piccolissimi tragitti e poi via via più lunghi associati a esperienze positive (passeggiate in posti divertenti e “belli”) | 2-3 volte a settimana | Anche qui è meglio utilizzare già il trasportino |
Principi Fondamentali
Tutti gli approcci vanno fatti in modo graduale. Il cane NON deve essere forzato a fare nulla. Le situazioni in fase di socializzazione devono essere rilassate e accompagnate da esperienze parallele positive (uso di cibo o gioco).
Osservare bene il cane, i suoi comportamenti e gli eventuali segni di disagio:
- Coda tra le gambe
- Sbadigli o leccamenti del proprio muso continui
- Tendenza a grattarsi spesso, senza motivi dermatologici
- Orecchie indietro
La Socializzazione “Comune” – Chiarimento Terminologico
Nel linguaggio comune la socializzazione è intesa come contatto diretto e interazione con gli altri cani (liberi o al guinzaglio). Sentirete spesso la gente dire: “dai facciamoli socializzare”.
Il termine socializzazione riguarda invece solo questa fase sensibile che termina, appunto, circa a 12 settimane di vita e non riguarda l’interazione con gli altri cani (o perlomeno, non solo), ma è proprio esposizione a una serie di stimoli con i quali il cucciolo deve familiarizzare.
Interazioni con Altri Cani
Nella fase di socializzazione non è strettamente necessario far interagire il cucciolo con altri cani in via diretta (approccio, contatto…), specialmente se al guinzaglio. È molto meglio organizzare interazioni controllate, guidate e supervisionate con:
- Cani adulti equilibrati di dimensione adatta al cucciolo in questione
- Meglio se senza guinzaglio in un’area recintata (che non sia l’area cani per i motivi igienici visti prima)
- Interazioni tra cuccioli (liberi e in area sicura e recintata), ma sempre con la supervisione dei proprietari o, meglio, di un educatore
Educazione all’Indipendenza
Di solito, quando si prende un cucciolo, si tende a prendere una settimana di ferie per stare con lui. Questa è un’operazione corretta – i primi giorni sono particolarmente delicati – ma non dobbiamo dimenticare che il cucciolo deve imparare a stare da solo.
Metodologia
È un lavoro che possiamo fare in micro-sessioni durante la giornata, per esempio non facendoci seguire in ogni stanza della casa ma, ogni tanto in momenti completamente casuali, chiuderci la porta dietro alle spalle con il cucciolo nell’altra stanza.
Questa operazione non va fatta “in operativo”, cioè non va fatta senza pianificazione quando abbiamo faccende da sbrigare in casa. Le prime volte va eseguita con tempi controllati:
- Esco dalla stanza
- Chiudo la porta
- Rientro subito prima che inizi a piagnucolare o a grattare la porta
Regole Fondamentali
In questa circostanza:
- Non saluto il cane quando esco
- Non saluto il cane quando entro
Si deve agire così perché l’operazione deve essere perfettamente naturale e di routine (come lo sarà per il resto della vita del cane): deve essere perfettamente normale che il proprietario si assenti, prima per pochi secondi e poi minuti, ore…
Se ogni volta che entro o esco saluto il cane, gli faccio le feste, metto “ansia” (anche fosse in positivo) a quell’atto, non lo classifico come “normale”.
Gestione degli Errori
Se, per un mio errore (tempi prematuramente lunghi), il cane inizia a piagnucolare o a grattare la porta, non devo assolutamente rientrare in risposta a questo comportamento. Si attenda che smetta anche solo per un paio di secondi e rientrare in quel momento.
I tempi si allungheranno progressivamente e si abituerà il cucciolo a stare da solo.
⚠️ Importante: Queste operazioni vanno fatte da subito! Già dai primi giorni, non aspettate, appunto, di terminare le ferie per “provare” a lasciarlo da solo!
La socializzazione “comune”
Nel linguaggio comune la socializzazione è intesa come contatto diretto e interazione con gli altri cani (liberi o al guinzaglio), sentirete spesso la gente dire: “dai facciamoli socializzare”. Il termine socializzazione riguarda invece solo questa fase sensibile che termina, appunto, circa a 12-16 settimane di vita e non riguarda l’interazione con gli altri cani (o perlomeno, non solo), ma è proprio esposizione a una serie di stimoli con i quali il cucciolo deve familiarizzare.
Nella fase di socializzazione non è strettamente necessario far interagire il cucciolo con altri cani in via diretta (approccio, contatto…), specie se al guinzaglio. E’ molto meglio organizzare interazioni controllate, guidate e supervisionate con cani adulti equilibrati di dimensione adatta al cucciolo in questione, meglio se senza guinzaglio in un’area recintata (che non sia l’area cani per i motivi igienici visti prima). Vanno bene anche le interazioni tra cuccioli (liberi e in area sicura e recintata), ma sempre con la supervisione dei proprietari o, meglio, di un educatore.
Indipendenza
Di solito, quando si prende un cucciolo, si tende a prendere una settimana di ferie per stare con lui. Questa è un’operazione corretta, i primi giorni sono particolarmente delicati, ma non dobbiamo dimenticare che il cucciolo deve imparare a stare da solo.
E’ un lavoro che possiamo fare in micro-sessioni durante la giornata, per esempio non facendoci seguire in ogni stanza della casa ma, ogni tanto in momenti completamente casuali, chiuderci la porta dietro alle spalle con il cucciolo nell’altra stanza.
Questa operazione non va fatta “in operativo”, cioè non va fatta senza pianificazione quando abbiamo faccende da sbrigare in casa, le prime volte va eseguita con tempi controllati: esco dalla stanza, chiudo la porta e poi rientro subito prima che inizi a piagnucolare o a grattare la porta. In questa circostanza:
- non saluto il cane quando esco
- non saluto il cane quando entro
si deve agire così perché l’operazione deve essere perfettamente naturale e di routine (come lo sarà per il resto della vita del cane): deve essere perfettamente normale che il proprietario si assenti, prima per pochi secondi e poi minuti, ore…
Se ogni volta che entro o esco saluto il cane, gli faccio le feste, metto “ansia” (anche fosse in positivo) a quell’atto, non lo classifico come “normale”.
Se, per un mio errore (tempi prematuramente lunghi), il cane inizia a piagnucolare o a grattare la porta, non devo assolutamente rientrare in risposta a questo comportamento, si attenda che smetta anche solo per un paio di secondi e rientrare in quel momento.
I tempi si allungheranno progressivamente e si abituerà il cucciolo a stare da solo. Queste operazioni vanno fatte da subito! Già dai primi giorni, non aspettate, appunto, di terminare le ferie per “provare” a lasciarlo da solo ;-)
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